Non sempre maggiore autostima e motivazione sono le basi del successo e del benessere aziendale. Come ottenere risultati duraturi nel tempo?
Alla maggior parte dei leader aziendali è capitato di partecipare a corsi di formazione motivazionali in cui il docente di turno cerca di martellare il più possibile con frasi del tipo “trova la tua motivazione”, “se vuoi davvero qualcosa, puoi ottenerla”, “la forza di volontà è il tuo potere più grande”, tutti suggerimenti che il più delle volte non trovano reale applicazione nella vita quotidiana in azienda e anzi, corrono il rischio di creare aspettative utopiche che il più delle volte ottengono l’esatto contrario, ovvero manager demotivati e con problemi relazionali.
Questa modalità formativa, per la quale la motivazione può essere accesa come un interruttore semplicemente credendoci, non tiene conto di come funziona realmente il cervello umano e a lungo andare si rivela addirittura controproducente.
La verità è che al mondo d’oggi, più che di fantomatici coach che ci incitano in ogni modo al “dai che se vuoi ce la fai!”, abbiamo bisogno di un po’ più di serotonina, ovvero quella sostanza chimica che più di ogni altra ci aiuta a regolare il nostro buonumore e a sentirci più sicuri di noi stessi.
Perché la forza di volontà è sopravvalutata
Negli anni ’90 gli americani sono stati quelli che prima di tutti hanno introdotto nel panorama formativo nozioni di psicologia del comportamento e psicologia cognitiva; conoscenze e principi che senza dubbio hanno aiutato e dato la carica ai manager e ai leader di 30 anni fa, ma che nel mondo lavorativo di oggi non attecchiscono più con la stessa efficacia di un tempo.
Come mai? Cosa è cambiato?
La ricerca neuroscientifica ha svelato i limiti di questo approccio formativo, che si rivela oggi obsoleto, poiché la verità dei fatti è che in questo momento storico le persone necessitano semplicemente di una maggior quantità di serotonina e dopamina, gli ormoni che regolano il nostro umore.
Pare quindi che dal punto di vista scientifico sia stato sfatato il mito che la semplice forza di volontà sia il segreto per ottenere qualsiasi risultato, e pertanto risulta ampiamente sopravvalutata.
Alla base di questa scoperta c’è il ragionamento secondo il quale la motivazione e la forza di volontà sarebbero come delle batterie interne destinate naturalmente ad esaurirsi, se vengono troppo stressate senza poi essere ricaricate.
Senza dubbio essere motivati e con una buona forza di volontà aiuta ma non basta per ottenere risultati concreti.
La verità che molti formatori non raccontano in aula è che sulla forza di volontà vince sempre la strategia!
Analizzare le cose e i fatti con razionalità, lavorarci con calma un passo alla volta ed essere consapevoli che si può ottenere risultati anche in mancanza di motivazione (perché non sempre quest’ultima può essere al massimo) è la modalità giusta per inseguire il successo nel medio e lungo periodo.
Quindi il classico corso di un paio di giorni che “ti carica” di aspettative ma poi non ti dà il know how pratico per farcela da solo, non ha alcuna utilità.
Dopamina e serotonina: una questione di ormoni
Dal punto di vista puramente ormonale, quella carica euforica che avvertiamo dopo un corso formativo in cui viene pompata al massimo la nostra autostima e la nostra motivazione, è in realtà un mix chimico prodotto dal corpo a base di dopamina e glucosio.
Il risultato?
Che la carica è momentanea e si esaurisce molto velocemente, lasciandoci ancora più scarichi!
Quello di cui abbiamo realmente bisogno per stare bene e sentirci sicuri di noi stessi, è l’effetto benefico e rassicurante di un altro ormone, la serotonina, capace di favorire il benessere e il buonumore.
È un po’ come quando assumiamo carboidrati: quelli raffinati appagano subito e danno l’illusione di sentirsi carichi energeticamente, ma in realtà sono dannosi per l’organismo e quando si smette di assumerli, ci si sente stanchi e di nuovo affamati. Al contrario, i carboidrati complessi rilasciano più lentamente la loro energia ma fanno bene al corpo e danno la carica per un tempo molto più lungo.
Il concetto, quindi, è molto semplice: meno “motivazione” e più “contenuti”, meno “dai che puoi farcela!” e più “ora ti spiego e come fare”.
Nel mondo di oggi quindi, la motivazione esaltata a tutti i costi lascia il posto alla conoscenza che rende liberi.
E soprattutto manager e leader felici e consapevoli, lavorano meglio e producono di più.
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